Gli Italiani usano troppo sale
Quella che sta per terminare è la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale. Promossa dalla World Action on Salt & Health (Wash), questa iniziativa vuole sensibilizzare il consumatore a ridurre l’utilizzo di sale negli alimenti per prevenire numerose patologie ad esso collegate.
Il consumo corretto di sale pro capite giornaliero dovrebbe attestarsi intorno ai 5 grammi, ma il dato è ampiamente sforato in Italia. Secondo i dati del Ministero della Salute, oltre il 95% degli uomini e l’85% delle donne utilizzano più della quantità consigliata dagli specialisti. Questo eccesso può mettere a serio rischio la salute, poiché può causare un aumento della pressione del sangue, condurre a patologie cardio-cerebrovascolari come infarto e ictus, osteoporosi, malattie renali e, in casi ancora più gravi, a tumori dell’apparato digerente.
Tra gli ipertesi, si è scoperta una costante coincidenza con il consumo eccessivo di sale, tra questi la quantità giornaliera sfora il massimo consigliato per il 90% degli uomini e l’80% delle donne, mentre tra i ragazzi tra i 6 e i 18 sale fino al 93% dei ragazzi e l’89% delle ragazze. L’organizzazione mondiale della Sanità, nell’ambito della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, ha voluto dare cinque consigli per limitare il consumo. Il primo è quello di sciacquare verdure e fagioli in scatola abbondantemente e mangiare più frutta e verdure fresche poiché anche i conservanti sono ricchi di sale.
In secondo luogo, diminuire gradualmente la presenza del condimento per far abituare lentamente il palato al nuovo gusto. Utilizzare in alternativa nella cottura altri ingredienti come spezie, erbe, limone, aglio in modo da dare sapore ma mantenendo intatto il gusto della propria pietanza preferita. Infine scegliere consapevolmente leggendo le etichette per orientarsi meglio tra i prodotti e scegliere quelli meno dannosi per la propria salute. |
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