"A quel tempo" (questo significa Niji) è una parola mutuata dalla tradizione buddista. Non “c’era una volta”, bensì quattro lettere che indicano l’attimo dell’illuminazione. Beh, magari entrando in questo locale non è proprio l’illuminazione che si raggiunge, ma una sensazione di calda accoglienza, che poi è lo scopo del design progettato dalla proprietaria Elisa Bonafede, che lo ha aperto nel 2013. In soli 60 mq, un tripudio di dettagli che rende l’ambiente curioso, specialmente perché è divertente curiosarci dentro.
Oltre ad essere la proprietaria unica, Elisa Bonafede è l’anima artistica e creativa del Niji. Non miscela, ma accompagna e intrattiene con calore gli ospiti in sala. Della De Santis è il cocktail più venduto del Niji, il Sunset Kuala Lumpur, un sour a base vodka con sentori di cardamomo e cetriolo pestato. Dietro al bancone del Niji, a realizzare questo e gli altri drink di sua creazione, Francesco De Nicola, responsabile del bar a capo di una squadra di 3 bartender, che ha creato una bottigliera da oltre 300 referenze - davvero molte per un locale così piccolo - e una predilezione particolare per gin e whisky premium. Una selezione di distillati pensata per andare incontro ai gusti sofisticati di una clientela preparata. Collocato in una zona “nascosta” di Trastevere, in via dei Vascellari, il Niji dopo le 22 chiude porte e tende e diventa uno scrigno segreto, alla moda degli speakeasy, rimanendo aperto fino alle 4 di mattina. Un gioco che piace molto ai tanti stranieri – americani in primis – che popolano questo quartiere di notte e che vengono mandati spesso da concierge e ristoratori per un dopo cena (al Niji non si serve food, a parte delle patatine “home made” lime e pepe bianco offerte all’ora dell’aperitivo).
Via dei Vascellari, 35, 00153 Roma
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